SERGIO SCARIOLO
Scariolo con Zanetti il giorno della presentazione
nato a: Brescia
il: 01/04/1961
Stagioni alla Virtus: 2021/22 - 2022/23
Nella stagione 2023/24 ha diretto solo qualche allenamento e in un'amchevole da vice allenatore, poi è stato esonerato.
palmares individuale in Virtus: 1 Eurocup, 2 Supercoppa
Clicca qui per Scariolo allenatore da luglio a settembre nel 2003
SERGIO SCARIOLO NUOVO HEAD COACH DI VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
L’Amministratore Delegato Luca Baraldi è lieto di annunciare che Sergio Scariolo sarà Head Coach di Virtus Segafredo Bologna.
Il tecnico bresciano inizia da vincente la carriera da allenatore, a soli 29 anni infatti conquista il suo primo scudetto sulla panchina della Scavolini Pesaro. Nella stagione 97/98 Scariolo lascia l’Italia ed approda al Tau Vitoria dove chiude al primo posto la Regular Season e raggiunge le finali della Liga ACB. Chiude la prima esperienza con il Club basco conquistando una Coppa del Re. Gli ottimi risultati ottenuti gli valgono la chiamata del Real Madrid, divenendo così il primo allenatore italiano alla guida dei “Blancos”. Conquista subito il titolo Nazionale in finale contro Barcelona e viene nominato miglior allenatore dell’anno. Nel 2003 il passaggio alla guida del Malaga dove rimane per cinque stagioni arricchendo il suo palmarès con il Doble (Liga ACB e Coppa del Re) ottenuto nella stagione 2005/2006.
Nel 2009 diviene capo allenatore della Nazionale Spagnola. Nello stesso anno debutta agli Europei e conquista la sua prima medaglia d’oro in finale ai danni della Serbia. Vince la seconda medaglia d’oro agli Europei del 2011, questa volta contro la Francia di Tony Parker e chiude la sua prima esperienza con la selezione iberica conquistando nel 2012 la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra. Nel 2015, al ritorno sulla panchina delle “Furie Rosse”, conquista la terza medaglia d’oro agli Europei, la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio nel 2016 e il terzo posto agli Europei del 2017.
Nel luglio 2018 diventa vice-allenatore dei Toronto Raptors in NBA pur rimanendo sempre alla guida della panchina Spagnola. Il 2019 vede Sergio Scariolo protagonista indiscusso della scena del basket mondiale: la conquista dell’anello contro i Golden State Warriors e il primo posto con la Nazionale spagnola ai Mondiali lo rendono l’unico allenatore italiano ad aver vinto un Mondiale e un titolo NBA.
Il nuovo Coach delle V Nere verrà presentato agli organi di stampa martedì 22 giugno alle ore 11.30, presso la Virtus Segafredo Arena, alla presenza del Patron Massimo Zanetti.
Virtus Segafredo Bologna dà il benvenuto ufficiale a Sergio Scariolo nella grande famiglia bianconera.
OGGI LA PRESENTAZIONE DI SCARIOLO: SI RIPRENDE UN DISCORSO INTERROTTO 18 ANNI FA
di Ezio Liporesi - 1000cuorirossoblu - 22/06/2021
Oggi ci sarà la presentazione di Sergio Scariolo, un ritorno alla Virtus, perché nel 2003 fu per quasi tre mesi allenatore della Virtus, senza mai guidare le V nere. Ecco la cronaca di quei giorni.
8 luglio 2003. La Virtus Pallacanestro Bologna comunica di aver raggiunto, in data odierna, un accordo triennale con il signor Sergio Scariolo, che ricoprirà il ruolo di capo allenatore.
Il 5 agosto Scariolo afferma che non avrebbe lasciato la Virtus finché questa vicenda non si sarebbe conclusa.
La Virtus cerca la riammissione attraverso il passaggio di consegne tra Madrigali e Sabatini, saldando e transando le pendenze con i tesserati; lo staff tecnico, Scariolo in primis è pronto a dimezzarsi lo stipendio, ma il 31 agosto la richiesta viene bocciata.
Il 24 settembre, dopo che la Virtus ha evitato il fallimento e Sabatini, attraverso l'acquisizione di Castel Maggiore, può garantire un campionato di A2, Sergio Scariolo se ne va. Lo fa dopo tre mesi di anticamera, da coach di una Virtus di cui non ha mai visto la panchina.
Queste le sue parole: "Ho fatto di tutto, dall'addetto stampa, al general manager, al mediatore, all'ambasciatore, al ministro degli esteri, ma non ho potuto mai allenare su quel parquet con la V nera per cui ho perso tre o quattro panchine e, forse, un'altra stagione da coach. Oggi posso tranquillamente abbandonare il posto. È stato evitato il fallimento, e ho l'orgoglio di aver contribuito ad arrivare alle transazioni con i giocatori. Voglio solo salutare la città e i tifosi, sia quelli della Virtus che mi hanno sostenuto sia quelli della Fortitudo, che mi hanno rispettato in un frangente piuttosto triste della mia vita e della mia carriera. Quando arrivai dissi che garantivo soltanto il mio impegno personale per ricostruire una Virtus in grande difficoltà. Ora sono svuotato, esausto, sono uno che ha giocato e perso una partita contro un avversario molto più forte. Non sono abituato, d'altronde, ad avere la squadra più forte: sapevo che sarebbe stata dura e sono arrivato vicino a vincere, ma ho giocato e perso con la coscienza tranquilla.
Con la città ho avuto un ottimo rapporto, sia nella mia esperienza fortitudina sia in questi mesi, e la gente come ho detto è stata stupenda. Sono stato un po' sfortunato, ma non mi sento in credito con la città, diciamo che sono in pari, con Bologna e con la pallacanestro. Quando partii per la Spagna il movimento italiano era di altissimo livello, ora il basket, nonostante ci siano tanti geni e tanti talenti, è scivolato su una china pericolosa. Me ne vado da Bologna con un po' di magone: ho fatto quello che credevo giusto, che è diverso da quello che mi conveniva. Questa esperienza comunque mi ha arricchito, e torno a Madrid dalla mia famiglia molto tranquillo. Cercherò di aggiornarmi e di riprendere ad allenare: le tragedie, nella vita, sono altre. Ero disponibile ad allenare in A2, e ho capito soltanto una settimana fa che il mio sacrificio serviva per dare continuità al salvataggio della Virtus.
Riflettendo sul progetto Castelmaggiore, credo che sia giusto che lo portino avanti gli uomini che lo hanno creato, e che hanno una grande opportunità. Claudio Sabatini ha sinceramente provato a tenere fede alle promesse, purtroppo con il passaggio di proprietà le cose sono andate diversamente. Poi, per come abbiamo vissuto la seconda metà di agosto, io e Sabatini restiamo legati da un'esperienza forte. Sia Madrigali sia Sabatini hanno agito in buona fede. Si è trattato di calcoli sbagliati, condizioni non realizzabili, errori di vario genere. Nessuno mi ha usato come specchio per le allodole. Anch'io, ho fatto errori di valutazione, anche se in buona compagnia. In questa lunga vicenda qualcuno abbia giocato sporco, ma non posso dire chi. Me lo tengo per me. Se il 31 agosto fossimo stati riammessi avremmo potuto fare un'ottima squadra: con un budget ridotto potevamo puntare ai primi 4 posti in Italia e a fare una buona Eurolega. Potrei fare 100 nomi di giocatori che avevamo sondato e persino fermato: sarebbero rimasti Belinelli, Andersen e Smodis. Il contratto di "Baby Shaq" era sul nostro tavolo, ed eravamo a buon punto con Buford, Soragna, Foirest e altri. La Virtus sarebbe stata competitiva".
LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI SERGIO SCARIOLO
tratto da www.virtus.it - 22/06/2021
Il nuovo head coach di Virtus Segafredo Bologna Sergio Scariolo è stato presentato in conferenza stampa alla Segafredo Arena, alla presenza di patron Massimo Zanetti e del Direttore Generale Paolo Ronci.
Massimo Zanetti: “Siamo qui per l’ennesima giornata di festa non solo per me, ma per la città di Bologna e la Virtus. Presentiamo il campione del mondo che ha accettato di venire ad allenare la Virtus per farla diventare più grande, più bella e più vincente. Abbiamo scelto il meglio, sono sicuro che Sergio Scariolo ci darà tante soddisfazioni. Non sarà solo l’allenatore della Virtus ma ci aiuterà anche a rendere ancora più professionale la nostra società.”
Paolo Ronci: “Abbiamo l’obiettivo di portare il nostro club all’eccellenza europea e questo è stato un aspetto della scelta di coach Scariolo, non solo dal punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista della crescita strutturale. Ringrazio il dottor Zanetti per l’entusiasmo, il dottor Baraldi, il nostro motore che ci segue da casa e a Sergio per aver condiviso i nostri desideri con entusiasmo.”
Sergio Scariolo: “Ringrazio tutti per la fiducia che mi hanno accordato. Sono entusiasta, torno in pianta stabile alla Virtus dopo le note vicende di qualche anno fa. Credo che possiamo fare un buon lavoro, e che ce ne sia tanto da fare. Faccio i miei complimenti a società, squadra, a Sasha e al suo staff per il grande risultato ottenuto. Ho volontà e sguardo in avanti. Bisogna consolidarci al vertice della pallacanestro italiana ed europea, io sono qui per aiutare squadra e società a riuscirci. Conosco i miei limiti, sono di essere una parte dell’ingranaggio. Il mio lavoro è far bene il mio lavoro, e portare la mia esperienza. Ho grande rispetto per la proprietà e il management, non voglio si creino confusioni sui ruoli e sull’origine delle decisioni che si prendono. L’importante è che tutti diano il 100%. E bisogna crescere, senza squilibri emozionali o tragedie se si perde una partita, o credersi i campioni del mondo se ne vinci due di fila. Quando, spero presto, arriveremo in Eurolega, bisogna farlo con la muscolatura pronta, per farlo in maniera duratura nel tempo.”
“Sono appena arrivato, ma ho parlato con il capitano e i giocatori più rappresentativi, Ricci, Teodosic e Belinelli, e mi hanno arricchito molto. In generale le sensazioni comuni sono “ok, sono stati 20 giorni magici, ma cerchiamo di non farci abbagliare dalla magia di quel periodo” e fare una valutazione più ampia. Tutti e tre si sono sentiti nel progetto, motivati, gente che parla come uno sta dentro e vuole aiutare. Poi ci sono le situazione contrattuali e non entro nel merito, abbiamo parlato di pallacanestro e di emozioni.”
“Non si può fare una valutazione negativa sull’Eurocup perchè si è persa l’ultima partita. Io credo che la squadra sia in generale rinforzabile, qualunque squadra lo è. Però bisogna stare attenti all’equilibrio. C’è spazio per continuare a riempire il bicchiere, senza farlo tracimare, in modo che tutti i giocatori si sentano coinvolti e diano il meglio di se stessi. 6+6 è un vincolo piuttosto rigido, cercheremo di avere equilbrio. Mi piacerebbe che il gruppo italiani continuasse con noi, è il desiderio di tutti. E migliorare il parco stranieri senza stravolgere.”
SCARIOLO: PUNTIAMO A GIOCATORI IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI, MA NON PARTECIPARE ALL’EUROLEGA CI CREA LIMITAZIONI
Sergio Scariolo è stato sentito da Andrea Tosi per la Gazzetta dello Sport. Un estratto dell’intervista.
“Se aspettiamo la free agency Nba, rischiamo di andare oltre metà agosto. Per ora puntiamo su giocatori che siano immediatamente disponibili, ma c’è un problema che non immaginavo così profondo: il fatto che la Virtus non partecipi all’Eurolega sta creando forti limitazioni, abbiamo preso qualche porta in faccia. Del resto Ricci ci ha lasciato per andare a Milano e Melli ha scelto l’Olimpia, lasciando la Nba, perché fa l’Eurolega. Dobbiamo prenderne atto. Per avere più credito dovremo meritarci l’invito a sedere al tavolo buono dei grandi club che giocano il torneo più prestigioso.
La Virtus è una squadra offensiva: perciò cerchiamo un play capace di creare pergli altri ma che sappia difendere. Il pivot deve essere un lungo completo, anche lui forte dietro.
L’Eurocup ha scelto una formula stramba: nella prima fase passano quasi tutte poi ci sono ottavi, quarti e semifinali legati all’azzardo di una partita unica. L’aspetto del thrilling ha superato quello tecnico. Per questo stiamo valutando di ampliare il numero degli stranieri senza sfiduciare gli italiani.Faremo delle scelte strada facendo.
Teodosic? Milos è un giocatore offensivamente straordinario. Ha scelto di rimanere con noi altri dueanni e per farlo rendere al meglio dovremo ottimizzarne l’impiego con un lavoro di equipe tra allenatori e preparatori. Va detto che tanti giocatori che ho contattato mi hanno chiesto se Milos rimaneva per valutare l’ipotesi di venire alla Virtus.
Belinelli e Pajola? Belinelli è un giocatore speciale, unico nel suo genere. Per lui sarà importante fare bene la preparazione estiva che non ha fatto l’anno passato. Vorrei inserirlo in un sistema nel quale il risultato non dipenda necessariamente dai suoi tiri. Pajola invece ha una proiezione tremenda: se continua a migliorare, può diventare un giocatore di livello superiore. Sarà un piacere allenarlo”
SCARIOLO: IN ITALIA C’E’ LA TENDENZA CRONICA A SOTTOVALUTARE I GIOCATORI. MI INTERESSA IL PROGETTO VIRTUS
Sergio Scariolo è stato intervistato da Roberto De Ponti sul Corriere della Sera.
Un estratto delle sue parole sull’Italia e sulla Virtus.
Si aspettava un’Italia così? Se rispondessi di sì, farei il fenomeno. Se rispondessi di no, farei un torto acome gli azzurri hanno lavorato e a quello che hanno fatto, soprattutto nel preolimpico. Oggi l’Italia è difficilissima da affrontare per chiunque: quale altra squadra ha dodicigiocatoridodici in grado di segnare da 3 punti?
È esplosa inaspettatamente. E per questo mi chiedo come sia possibile che qualcuno in Italia non abbia visto le potenzialità di Polonara e Fontecchio, per fare due nomi, ma potrei dire anche di Tonut e Pajola. La tendenza cronica a sottovalutare la squadra è la stessa tendenza a sottovalutare i giocatori. Magari in parte è stata anche responsabilità dei giocatori stessi, ma il loro potenziale era impossibile da non vedere.
Le mancava l’Italia? Dell’Italia mi mancano tante cose, ma dal punto di vista professionale non è che ne sentissi la nostalgia. Semplicemente mi interessa il progetto Virtus.
SCARIOLO: IL PROGETTO VIRTUS HA LA FRECCIA ORIENTATA VERSO L’ALTO, UNO DEI POCHI
tratto da bolognabasket.it - 01/09/2021
Sergio Scariolo è stato intervistato da Rai Sport.
Avere lo stimolo della sfida quotidiana, del giorno per giorno, di obiettivi importanti, di un progetto che fosse la parte principale di tutto. Uno dei non molti progetti che in Europa hanno la freccia orientata verso l’alto.
Aiutare giovani giocatori a migliorare, dargli l’opportunità di farlo, prendere anche qualche rischio su giocatori con meno esperienza. E’ una bella sfida.
SARÀ VERO AMORE?
Sergio Scariolo, se dovesse rimanere per quattro stagioni, entrerebbe nel ristretto gruppo degli allenatori più "longevi"
di Ezio Liporesi - Corriere dello Sport - Stadio - 03/09/2021
Djordjevic ha lasciato la Virtus dopo tre stagioni, anche se la prima incompleta. Nel suo palmares uno scudetto e una Champions League, nonché la soddisfazione di avere la più alta percentuale di vittorie tra chi vanta almeno settanta panchine bianconere. Scariolo ha firmato un contratto triennale, quindi se porterà a termine questo periodo rientrerà nel gruppo di chi ha allenato la Virtus in tre stagioni e l'augurio è che possa prolungare anche questo periodo e rientrare nel ristretto gruppo, sono sette, di chi ha guidato le V nere per almeno quattro annate sportive. In testa a questa particolare classifica Ettore Messina, con nove stagioni da capo allenatore (in precedenza ne aveva fatte anche sei da vice), suddivise in due periodi: dal 1989 al 1993 con uno scudetto, una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia; poi, dopo l'esperienza in nazionale, dal 1997 al 2002, con due scudetti, due Euroleghe, tre Coppe Italia e una Supercoppa Europea non ufficiale. In tutto per l'attuale coach di Milano 11 titoli vinti con le V nere. A ruota per numero di stagioni c'è Vittorio Tracuzzi e anche in questo caso sono state accumulate in due diverse esperienze: dal 1954 al 1960, con la vittoria degli ultimi due scudetti in Sala Borsa, nel 1955 e 1956, poi subito dopo il passaggio al Palazzo dello Sport; poi un periodo più complicato con il ritorno nel 1970/71, un campionato che la Virtus concluse salvandosi solo agli spareggi di Cantù, e nella stagione successiva anche un esonero dopo poche giornate, quando fu sostituito da Nico Messina. Abbiamo poi Alberto Bucci con sette stagioni, suddivise addirittura in tre periodi: dal 1983 al 1985 con la vittoria, nel primo anno, dello scudetto della stella e della Coppa Italia; il ritorno a sostituire Ettore Messina, partito destinazione Nazionale, dal 1993 al 1997, con la vittoria di due scudetti e una Supercoppa Europea, portando anche la Virtus alla Final Four di Coppa Italia, che fu però vinta da Brunamonti che aveva sostituito Alberto poco prima; la terza fase fu nel 2003/04, arrivato a sostituire Ticchi in Legadue, ma la Virtus non riuscì a centrare la promozione, sconfitta in finale da Jesi. Per Bucci quindi cinque trofei vinti, secondo assoluto nella storia della Virtus. A quota cinque una coppia. Dan Peterson, che allenò la Sinudyne dal 1973 al 1978, vincendo una Coppa Italia nel 1974 e lo scudetto due anni dopo, riportando ai vertici una società che non vinceva dal 1956; per Dan anche la soddisfazione di aver portato per la prima volta le V nere in una finale europea, quella della Coppa delle Coppe del 1978, purtroppo persa a Milano contro Cantù. Ad affiancare Peterson Vittorio Ugolini, alla guida nei cinque campionati dal 1935 al 1939, con nessun successo ma tre posti d'onore e due terzi posti; personaggio poliedrico: Nel 1937 è stato allenatore della Nazionale agli Europei al fianco del CT Decio Scuri. Da arbitro, ha diretto Rappresentativa Bolognese - Kalev Tallin del 17 gennaio 1932 e la finale dei Giochi olimpici del 1948. Si dedicò anche al calcio, iniziò nella Virtus calcio e passò anche per il Bologna, del quale poi, per quasi quarant'anni fu anche segretario. Seguono con quattro stagioni Guido Foschi e Renzo Poluzzi. Il primo guidò la Virtus dal 1940 al 1943, poi nel 1946, con la conquista del primo scudetto (Guido era alla guida dei bianconeri anche nel 1944/45, ma la Virtus giocò solo amichevoli). Il secondo fu alla guida dal 1946 al 1950, con ben tre titoli tricolori vinti (il primo, nel 1946/47 avendo a fianco a lui Galeazzo Dondi Dall'Orologio), risultando così il terzo assoluto nella classifica dei più vincenti.
DOMANI LA PREMIAZIONE DI COACH SERGIO SCARIOLO CON LA PALMA D’ORO DEL CONI
tratto da www.virtus.it - 11/10/2021
Lo sport italiano celebra le sue stelle. Martedì 12 ottobre, a partire dalle ore 11, nell’Auditorium LaVerdi di Milano si svolgerà la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano, relativi all’anno 2020. All’evento, insieme al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al Segretario Generale, Carlo Mornati, parteciperanno il Sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, il Prefetto di Milano, Renato Saccone, il Questore Giuseppe Petronzi e il Rettore della Bocconi, Gianmario Verona.
Tra le personalità premiate, anche l’Head Coach della Virtus Segafredo Bologna Sergio Scariolo, che riceverà la “Palma d’Oro al Merito Tecnico”.
L’evento sarà trasmesso in diretta da Rai Sport.
SCARIOLO: SODDISFATTO DI DOVE SIAMO. TEODOSIC E’ PERFETTAMENTE A BORDO, SU MANNION ASPETTATIVE IRREALI
tratto da bolognabasket.it - 24/11/2021
Sergio Scariolo è stato sentito da Daniele Labanti e Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell’intervista.
“L’unico titolo che si può vincere in autunno, la Supercoppa, l’abbiamo vinta. Ci sono successe tante cose: gli infortuni, la necessità di ricreare equilibri con giocatori e staff nuovi. Detto questo, sono soddisfatto di dove siamo. Ho perfettamente chiari i nostri pregi e i nostri difetti. Quando si costruisce una squadra nuova ci sono delle idee e si pensa a quale lavoro fare per svilupparle. Ma per capire bene dentro com’è, bisogna aprirla come un’anguria. Quindi solo quando abbiamo potuto guardarla dall’interno abbiamo colto alcuni dettagli. Per esempio, mi aspettavo – sbagliando forse la mia valutazione – un più alto livello di esperienza e mestiere.
Dobbiamo ridurre i bassi, gli alti e bassi li hanno tutti ma un conto è farsi recuperare 8 punti un altro conto è dilapidarne 20. Per noi è importante arrivare in fondo alle partite in vantaggio, non abbiamo cinque trentenni da mettere in campo per gestire. Però spero che i miei 25enni mi sorprendano, quando il gioco si fa duro scattano dei clic che fanno raggiungere una maturazione più veloce. Sicuramente rispetto ad altre squadre abbiamo margini di crescita superiori.
Non difendiamo? Misurando la difesa dai punti subiti. Ma nella realtà professionale, un buon indice è dato dai punti subiti per possesso: subire 90 punti giocando a 100 possessi non è male, subirne 70 giocando a 70 possessi è ben peggio. Il nostro stile di gioco è godibile, attraente, veloce, dispendioso. Non abbiamo le caratteristiche e l’esperienza per giocare a 70 possessi. Se mi mettessi a scimmiottare quel sistema subiremmo forse meno punti sul tabellone ma non vinceremmo una partita. Ci vuole anche un po’ di cultura cestistica, non si può dire “avete subito 70 punti come siete bravi”, oppure “che somari, ne avete presi 90″.
Teodosic? Io conosco la storia di tutte le sue stagioni e nessuno può venirmi a dire che altre volte era al 100% della forma a ottobre. Guai se lo fosse. Non mi dispiace la sua competitività, che a volte non controlla. Tutti lo vorremmo sempre bello, bravo, infallibile, difensore, assistman, realizzatore e magari cinque anni più giovane. Mi piace molto l’evoluzione delle sue prestazioni, lo vedo a bordo al 100% e ne apprezzo lo sforzo serio per colmare le lacune difensive. Gliene rendo merito. Abbiamo a che fare con un atleta che ha capito l’opportunità di impegnarsi in difesa anche se significa giocare un minuto in meno per evitare affaticamenti eccessivi. Limitarne il logorio è un mio compito.
Mannion? Le sue attuali condizioni fisiche non lo rendono giudicabile. Credo che se qualcuno aveva sopravvalutato i tempi in cui Nico sarebbe potuto diventare un top player, aveva commesso un grave errore. Ho sessant’anni, so come vanno queste cose. C’erano attorno a Mannion aspettative irreali per un atleta che non aveva mai giocato in Europa, in un ruolo così delicato. Questo ha generato grande stress. Nico ora deve avere equilibrio tra esigenza e pazienza, può diventare un giocatore eccellente ma chi pensava che venendo dalla NBA già lo fosse non ha idea di come funziona la pallacanestro.”
SCARIOLO E LA NUOVA VIRTUS CON HACKETT E SHENGELIA
tratto da eurodevotion.com - 22/03/2022
Sergio Scariolo ha rilasciato un’intervista a Paolo Bartezzaghi della Gazzetta dello Sport.
Ecco le parole del coach bianconero reduce dalla bella rimonta contro la Reyer:
Come sta la Virtus?
Da agosto è in fase di transizione con porte girevoli e giocatori che entrano e escono. L’arrivo di Hackett e Shengelia puntella il roster con esperienza, mestiere e forza mentale che di partenza la squadra non aveva a questi livelli. E poi senza Udoh e Abass si sono persi subito due pilastri difensivi.
Come si è inserito Hackett?
Ha esperienza di grande squadra, maturità, capacità di prendere decisioni in attacco senza essere James Harden. Rinforza la squadra in aspetti in cui era deficitaria. Queste qualità gli sono riconosciute dal gruppo che gli ha riservato un’ottima accoglienza.
Cosa cambia nelle gerarchie degli esterni?
Limita la dipendenza da 2/3 giocatori che per infortuni o cali di forma possono condizionare la competività della squadra.
E l’impatto di Shengelia?
Potrei dire le stesse cose di Hackett.
Serviva un lungo con queste caratteristiche?
Siamo stati più di tre mesi senza l’ala titolare. Un ragazzo in crescita come Alibegovic ha fatto del suo meglio e a volte anche bene. Toko ha dimostrato di essere di alto livello. E credo che possa giocare minuti di grande qualità anche da centro.
Domenica la Virtus ha vinto contro Venezia dopo esser stata sotto di 22 punti: gli alti e bassi si spiegano con i tanti cambi all’interno della squadra o c’è dell’altro?
Solo per i cambi nel roster e all’eccessiva dipendenza da 1/2 elementi. Comunque guardando la classifica siamo in testa con Milano, quindi vedo più alti che bassi. Mi pare che spesso si tendano ad enfatizzare più i bassi che gli alti.
E in Eurocup?
Dove il livello è più alto abbiamo pagato la costante menomazione e il fatto di essere partiti con 12 giocatori. Una scelta nata da un mio errore di valutazione, non ero un tifoso dei grandi roster. Ho imparato che le grandi squadre devono avere 16/18 giocatori per mettersi al riparo dai problemi.
Come si affronta un playoff di Eurocup?
L’importante è come arrivarci. Fisicamente non dipende solo da noi, mentalmente e tatticamente si. Devi competere con la massima determinazione e durezza. Mi auguro che questa formula duri solo un anno.
Tempi di recupero di Abass?
Ancora lunghi, non vanno presi rischi stupidi. La priorità è il recupero totale di un giocatore importante per il futuro della società.
Come va Mannion?
Mannion è uno dei nostri play dietro i titolari Hackett e Pajola. Dovrà essere pronto ad approfittare delle opportunità, anche in un altro ruolo. Gli è stata fatta una fretta anormale. Ho grande fiducia in lui a medio termine.
SCARIOLO: "ABBIAMO GIOCATO BENE NEL SECONDO TEMPO, I TIFOSI CI HANNO DATO UNA GRANDE SPINTA"
La Virtus Segafredo Bologna batte in volata il Ratiopharm ULM e vola in semifinale di EuroCup. Le Vu Nere hanno dovuto dare il tutto per tutto per battere la formazione tedesca che ha messo a lungo in difficoltà la formazione di coach Scariolo. Fondamentali sono stati i 27 punti di Mam Jaiteh che si è caricato sulle spalle la squadra nel momento più difficile del match andando anche a segnare i punti necessari per la vittoria. Di seguito le dichiarazioni post-partita di coach Sergio Scariolo:
“Prima di tutto faccio le congratulazioni ad ULM che ha fatto dei grandi play-off dimostrando anche oggi perché hanno battuto Badalona. Sono una squadra molto fisica e ci hanno creato diversi problemi. Per quanto riguarda noi, invece, posso dire che abbiamo giocato molto bene in difesa nel secondo tempo, abbiamo ripreso il controllo del ritmo ed abbiamo contenuto meglio i loro tiratori. Sfortunatamente posso dire che abbiamo costruito buoni tiri che, purtroppo, non sono entrati soprattutto dall’arco dei tre punti. Congratulazioni anche ai tifosi che ci hanno dato una grande spinta anche oggi ed i ragazzi a fine partita hanno voluto mostrare loro gratitudine”.
Queste gare secche regalano sempre delle sorprese ed oggi la Virtus ha avuto la forza mentale di portarla a casa.
“In una EuroCup così difficile e competitiva è difficile essere nelle prime quattro ma noi ci siamo arrivati. Siamo contenti del risultato ma sappiamo che i play-off sono difficili e dovremo affrontare una grande squadra in trasferta. Dovremo prepararci bene fisicamente e mentalmente e servirà un po’ più di precisione nel tiro. La parte mentale è decisiva e anche oggi la squadra ha dimostrato di essere compatta”.
Un commento sulla prestazione di Jaiteh?
“Loro erano molto aggressivi sulle nostre guardie e si liberavano certi spazi sotto canestro. Anche Sampson ha avuto un ottimo impatto sulla partita e la loro scelta difensiva, che ha limitato il rendimento dei nostri tiratori, deve lasciare qualche area scoperta. I nostri esterni sono stati bravi a cercare Sampson e Jaiteh che hanno segnato diversi canestri, anche con giochi da tre punti”.
Come si vincono questo tipo di partite?
“Ho un’esperienza pluriennale in questo tipo di partite, mi sento più motivato in questo tipo di sfide. I giocatori esperti sanno come si affrontano determinate situazioni cercando di avere un’attenzione totale sul gioco. Quelli che hanno meno esperienza fanno qualche errore in più e questo si impara piano piano con il lavoro”.
Condizioni degli infortunati?
“Alibegovic ha fatto una risonanza, non c’è niente di rotto ma i legamenti sono danneggiati. Speriamo che ne abbia solo per poche settimane. Cordinier è stato coraggioso, ho apprezzato il passo avanti che ha fatto visto che ha dato momenti di grande energia ed esplosività. Per Pajola credo che sia solo una botta. La prossima sfida è importante perché abbiamo bisogno di gestire con intelligenza le forze”.
VALERIO BIANCHINI: “LA RIVOLUZIONE NEOCLASSICA DI SERGIO SCARIOLO”
Valerio Bianchini scrive così su Facebook:
“Stiamo vivendo un tempo di transizione. I filosofi dicono: i vecchi dei se ne sono andati e i nuovi tardano a venire. Per molto tempo ho pensato che anche il vecchio basket se ne fosse andato e il nuovo ancora dovesse venire. Ma ora mi sto ricredendo. C’è una netta cesura tra il basket della maggior parte delle squadre di serie A, sbilanciato sul tiro da 3 e quello giocato dalla Virtus, di nuovo organico, razionale equilibrato tra il dentro e il fuori. Scariolo sta dettando i nuovi protocolli di un basket moderno rispettoso dello spirito della sua classicità.”
Nel 2022 la Virtus vince l'Eurocp: è la prima Coppa Europea per Scariolo
SCARIOLO: HO MESSO UNA X IN UNA CASELLA VUOTA. ORA NON DOBBIAMO PENSARE DI ESSERE PIU’ FORTI DI MILANO
tratto da bolognabasket.it - 13/05/2022
Sergio Scariolo è stato sentito da Andrea Tosi per la Gazzetta dello Sport. Un estratto dell’intervista.
“Ho messo una X in una casella vuota, come dicono gli americani. Ma non ho mai vissuto la coppa europea come una vittoria che mi mancava. Solo per ignoranza si giudicano diversamente i successi in Nazionale da quelli coi club. Nel caso dell’Eurocup per me la vera grande gioia è stata quella di vincere davanti ai nostri tifosi. È stata un’esperienza molto appagante e intensa. In carriera ho sempre vinto i miei titoli in trasferta.
Lasciare l’NBA? Non ci ho dormito una notte prima di decidere. Perché sapevo quello che lasciavo a Toronto e non sapevo quello che avrei trovato in Italia e in particolare alla Virtus che stava ancora sviluppando la sua organizzazione. I contatti con la dirigenza mi hanno convinto.
L’unicità di Teodosic? La sua capacità di vedere il gioco prima che accada. Sensibilità e tempismo nell’anticipare le azioni. Come si dice vede due passaggi avanti. Anche nelle letture difensive sebbene non sia un difensore di grido. Lui e Belinelli vanno apprezzati perché hanno capito che non possono condividere molti minuti nello stesso quintetto per questione di equilibri difensivi. Non c’è egoismo nel loro gioco.
Lo scudetto? Saremmo arroganti e presuntuosi se credessimo di essere più forti di Milano, un’avversaria che ha una grande struttura e tanti campioni. E mi guardo anche alle insidie che possono arrivare dalle altre squadre ammesse ai playoff. Potrebbero esserci sorprese.”
Garbajosa ha dichiarato che guiderò la Spagna nelle prossime finestre per le Nazionali anche con l’Eurolega? È scritto nel mio contratto, niente di nuovo. Mi aspetto che Federazione spagnola e Virtus trovino un’intesa di buon senso per mediare questa situazione.
SCARIOLO RINGRAZIA I TIFOSI
Grazie di cuore a tutti i tifosi che ci hanno accompagnato e sostenuto in questo percorso bellissimo, ma pieno di difficoltà ed ostacoli. La loro felicità in così tante partite é stata la benzina per continuare a vincerne, la loro tristezza la motivazione più forte per ripartire!
SERGIO SCARIOLO È CAMPIONE D’EUROPA: COMPLIMENTI COACH!
Coach Sergio Scariolo è Campione d’Europa dopo la vittoria in finale della sua Spagna contro la Francia. Quarto europeo della sua carriera, quest’ultimo dopo la medaglia d’oro anche al Mondiale del 2019.
Congratulazioni coach, ti aspettiamo a Bologna!
SCARIOLO: SARA’ UNA STAGIONE LUNGHISSIMA, DOVREMO ESSERE PRONTI A SOFFRIRE E COSTRUIRE
tratto da bolognabasket.it - 20/09/2022
Alla vigilia del ritorno a Bologna Sergio Scariolo è stato intervistato – tra gli altri – da Corriere di Bologna e Resto del Carlino.
Un estratto delle sue parole.
Festeggiamenti? Sobri, sia per via del funerale della regina Elisabetta II sia per il vertice Onu a New York. Mi hanno chiamato il re e il presidente del Governo, molto contenti, ma tutti hanno rimandato il momento in cui vorranno celebrarci in maniera più formale.
Segreti? Credo che non ce ne siano. Il mio compito è migliorare chi mi circonda. Conoscere a fondo tutti e, attraverso la tecnica e la tattica, mettere in condizione un gruppo di rendere al massimo.
Passando alla Virtus, che squadra avete costruito? Ho dato le mie opinioni nell’assemblare la squadra, sono stato in contatto frequente con il dg (Paolo Ronci, ndr) e so quali erano le possibilità e i limiti posti. Ho visto tutti gli allenamenti e le amichevoli, mandando poi le mie considerazioni agli assistenti. Prima però un allenatore vuole avere un contatto di pelle con la squadra per capire qualcosa di più.
L’altro ieri, attorno all’ora di pranzo, mi sono messo a seguire uno degli allenamenti della Virtus. E dopo averlo seguito ho mandato un vocale di 10 minuti ai miei assistenti.
Sarà una stagione potenzialmente da 80 partite. Dovremo essere in grado di capire se avremo le forze tecniche, mentali e caratteriali. Se saremo compatti nel superare i momenti difficili, che ci saranno, e capaci di non farci prendere dall’ansia dopo due sconfitte o dall’euforia dopo due vittorie. Dipenderà da tanti fattori che hanno a che vedere col roster, ma molto di più su come si riuscirà a creare un’entità compatta da squadra vera, con la S maiuscola.
Obiettivi? Vivere giorno per giorno, facendo un buon allenamento, una buona partita e una buona analisi della partita. Ho visto il grande rafforzamento di quasi tutti i nostri rivali diretti, noi nei limiti delle nostre possibilità abbiamo confezionato una squadra che ci può permettere, se gli infortuni ci lasceranno tranquilli e troveremo una chimica che funziona, di poter essere competitivi ed essere una formazione con diritto di cittadinanza in Eurolega. Non si possono porre obiettivi troppo marcati o precisi senza aver visto i roster e le prime partite delle altre. Sarà una stagione lunghissima, bisognerà essere pronti a soffrire e costruire per essere a un certo punto una squadra rispettabile con identità, forza morale e tecnica..
Messina le ha mandato un messaggio dopo il successo Europeo? Sarà ancora sfida con Milano in campionato? Sì, Ettore mi ha scritto. Noi e Milano siamo le squadre con più mezzi, ma valutando i roster è evidente che non saremo le sole. L’Olimpia si è ulteriormente rinforzata nel reparto italiani, altre squadre hanno fatto passi avanti importanti e potranno utilizzare tutti i giocatori. Noi abbiamo un roster profondo, ma non va dimenticato che quello del campionato è diverso da quello di Eurolega e i “power ranking” della Serie A vanno fatti valutando quello. Con l’uscita di Alibegovic e Tessitori il nostro parco italiani si è indebolito, abbiamo inserito due ragazzi giovani che in certe partite di regular season potranno darci una mano ma la conformazione è diversa dallo scorso anno.
Sergio Scariolo con la Supercoppa 2022
FRECCIAROSSA SUPERCOPPA 2022 | SCARIOLO: “LOTTATO CON L’ATTEGGIAMENTO GIUSTO”
tratto da www.virtus.it - 29/09/2022
Seconda Supercoppa Italiana alla guida della Virtus Segafredo Bologna per Coach Scariolo, che ha commentato così, ai microfoni tv, la vittoria in finale contro Sassari:
“E’ un torneo ufficiale, allo stesso tempo si gioca alla fine del precampionato. Quindi con le squadre ancora un po’ indietro con al preparazione, noi particolarmente. Avevamo cinque giocatori fuori, molti che tornavano dall’Eurobasket una preparazione seria ma per forza di cose presa con gli spilli. Io penso che si è visto in certi momenti dell’attacco quando in campo c’erano tre/quattro giocatori nuovi, e lì si è visto che abbiamo ancora molto lavoro da fare Abbiamo avuto l’atteggiamento giusto tutti e due i giorni, abbiamo lottato, siamo stati sotto, abbiamo saputo stare sotto senza panico e senza precipitare le conclusioni. Però abbiamo difeso molto bene nel secondo tempo e siamo riusciti a portarla a casa.”
SCARIOLO: SIAMO ALL’INIZIO DI UN PERCORSO. E IN PROSPETTIVA DOBBIAMO PENSARE ANCHE A UN IMPIANTO
tratto da bolognabasket.it - 06/10/2022
Sergio Scariolo è stato sentito dal Resto del Carlino. Un estratto dell’intervista.
“Siamo all’inizio di un percorso. Adesso siamo alla prima casella. Non sappiamo quante ce ne siano da fare. Dobbiamo pensare, in prospettiva, anche a un impianto. Lo dico con tutto l’affetto che posso avere, da bolognese acquisito, per il PalaDozza. Ma per essere al top, in Eurolega, servono altri impianti. Non dico quelli spagnoli, ma almeno Kaunas e Berlino, che pure non sono, al momento, club di primissima fascia.
Obiettivo prime otto? Sì, perché in questo modo potremmo giocare la competizione anche nella stagione successiva. In una sorta di ipotetico ranking tutti ci vedono in una posizione tra l’ottava e la dodicesima. O anche ai margini della zona playoff. Credo e spero che possa essere così. Anche se, di fatto, siamo almeno in quindici a pensare ai primi otto posto. L’asticella si è alzata, ma noi vogliamo provarci. Non è facile programmare un canestro in più o in meno. Ma sappiamo cosa serve. Dobbiamo allenarci e lavorare. La società e la tifoseria ci dovranno supportare soprattutto nei momenti più duri, perché arriveranno.
Nel campionato chiaramente partiamo in seconda fila, alle spalle della favoritissima Milano. Ma partiamo dal desiderio di confermarci ad alto livello, anche se non sarà facile perché il livello della concorrenza si è ulteriormente elevato.
Al di là di quello che può essere l’obiettivo, per tanti motivi, di chiudere tra le prime otto in Eurolega, anche per continuare a giocarla, vogliamo comunque cercare di essere competitivi anche nel campionato italiano, per raggiungere la migliore posizione possibile e poi giocarci tutto nei playoff. Direi che siamo su tutti i fronti, con diverse motivazioni e diverso potenziale, ma vogliamo fare bene dappertutto”.
COMUNICAZIONE ESONERO DI SERGIO SCARIOLO
tratto da www.virtus.it - 15/09/2023
Virtus Pallacanestro Bologna comunica che ha disposto l’esonero di coach Sergio Scariolo.
Le dichiarazioni del tecnico rilasciate agli organi di stampa in data 13 settembre 2023, che seguono quelle rilasciate durante la conferenza stampa di fine stagione in data 27 giugno 2023, minano, purtroppo, la serenità e l’entusiasmo dell’ambiente virtussino e del gruppo che si accinge ad affrontare i primi impegni ufficiali della nuova stagione sportiva con l’obiettivo di raggiungere importanti risultati sia a livello nazionale che internazionale.
Il club comunica anche che è stato sollevato dall’incarico il primo assistente Andrea Diana.