WILLIAMS, LO SHOW DELLA FUTURVIRTUS
di Francesco Forni - La Repubblica - 13/10/2003
Avanti tutta. Stavolta la FuturVirtus gioca, diverte, soffre e rimonta. Tutti ingredienti buoni per i 6.000 affamati del PalaMalaguti dopo il digiuno forzato di mercoledì. Una prestazione incoraggiante, ancora luci ed ombre, ma non angosciante, con il grande merito di avere piazzato lo sprint quando la luce era fioca e il pallino in mano a gente più rodata a questi livelli.
Si è risolto tutto negli ultimi 10', quando, spenta la generale vena realizzativa, Osimo è riuscita a spingersi, sui pasticci bianconeri e con un paio delle solite bombe, avanti di 5 (66-71) a 4' dal gong. I segnali di resa c'erano, ma dal buio è riemerso un grande Anthony Williams, svolazzante in precedenza, ma letale con 11 punti(6/7) nel periodo finale. Garofoli paralizzata, subendo di tutto: un 13-0 in 3', sbagliando otto tiri. Nella Grande Volata da segnare il furto a centrocampo di Vonteego su Wilson per il 70-71 a 3'39" e il sorpasso di Barlera, 72-71, su assist di Anthony. Mancavano ancora due minuti, ma Osimo, 39 triple tentate in 40', aveva già la bandiera bianca in mano, con l' ex Damon Williams volonteroso (12 rimbalzi), ma scentrato (8/25) e gli altri spompati. La Futur s'è fatta trascinare in una sfida più avvezza ad Osimo, ma ha retto. Di squadra, come aveva invocato Sabatini. «Vediamo chi è da Virtus». I ragazzi ce ne hanno messa, con un Cummings non gradasso ed il risveglio, provvidenziale, di Barlera e Masieri.
Per 30' s'è vista una gara piacevole, impostata su ritmi alti: naturalmente più quantità che qualità, ma rispetto al macello con Montecatini il menù è stato assai più ricco. Osimo ha viaggiato a una tripla tentata al minuto (addirittura 5 nei primi 3'), con la sistematica ricerca della conclusione. E non poteva essere altrimenti quando i centri sono zio Gray (che per tutto il riscaldamento ha saltato la cordicella) e Zudetich, ali piccole di vocazione, ma centri per bisogno, attorniati solo da frombolieri. Subito aggressiva la Futur (7-0), risucchiata però in fretta dall'ex Damon, non gestibile in uno contro uno. Però nessuno si è scoraggiato e al primo gancione di Barlera è partito lo sprint, mentre i tiratori avversari non la mettevano: 18-11 al 7' con Paolone superstar, fino al +9 alla prima sirena.
Vantaggio discreto, ma non rassicurante, anche perché l'1/11 dall'arco degli ospiti era troppo brutto per essere vero. E infatti la Garofoli ha continuato - seppur con maggiore giudizio - del suo passo, trovando nel piccolo Darryl Wilson (ex Livorno e Ragusa) il suo profeta. Per lui 14 punti in 8' con numeri da fuori (gioco da quattro punti, tiri in contropiede), galvanizzando la sua truppa e tramortendo Vonteego. La raffica è culminata con cesto da tre (naturalmente) di Peretti per il 32-34. Momenti di euforia offensiva, tutti a tirare. Osimo ha messo quattro giochi da tre punti in 2' (tre triple, 6/8 nel quarto) per recuperare, Masieri e Cummings hanno risposto sempre dalla lunga. Poca strategia, molto faccia a faccia, pur con qualche svarione, con la riscossa del tiratore Leandro per il 43-37 al 18', poi limato dagli ospiti. La sofferenza sarebbe durata anche dopo. È andata bene per meriti propri, chiuso un fine settimana positivo: l'Uleb Cup, arriva Pelussi, Smith (stanotte l'incontro decisivo) e Podestà nel mirino. La prossima domenica a Scafati, casa Esposito.