STAGIONE 1965/66

 

Cosmelli, A. Giomo, Lombardi, Borghetti, Calebotta, Werner, Bonetto, Zuccheri, Pellanera, Gi. Dondi Dall'Orologio

 

Candy  Bologna

Serie A: 4a classificata su 12 squadre (15-22)

 

FORMAZIONE
Antonio Calebotta (cap.)
Justo Bonetto
Giorgio Borghetti
Massimo Cosmelli
Giovanni Dondi Dall'Orologio
Augusto Giomo
Gianfranco Lombardi
Corrado Pellanera
Terry Dale Werner
Ettore Zuccheri
Riserve: Giuseppe Chili
Solo amichevoli: Lucio Marco Ciamaroni, Piero Girolami. Adolfo MarisiMario Nanetti, Paolo Orlandini, Roberto RaffaeleSanto Rossi, Franco Tesoro, Roberto Valenti, Giuliano Cepar (in prestito dalla Partenope Napoli)
 
Allenatore: Mario Alesini

 

Partite della stagione

Statistiche individuali della stagione

Giovanili

IL FILM DELLA STAGIONE

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

La Virtus 1965/66 presenta la novità Massimo Cosmelli che sarà un punto di forza per alcuni anni. Le V nere arrivano seconde al torneo di Lucca dove battono n semifinale gli universitari locali ma cedono in finale al Petrarca Padova. Vittoria a Carrara, in semifinale successo sul Portuale Livorno, nell’atto conclusivo vittoria sul S. Agostino. Una sconfitta a Bologna contro lo Spartak Brno, poi la Virtus trionfa anche nella prima edizione della Coppa Emilia. A Ferrara vittoria sul Gira 83-60, a Piacenza sulla Fortitudo, 97-67, a Bologna sul S. Agostino 89-80.

Debutto in campionato contro la Stella Azzurra Roma. Partenza a razzo dei bolognesi che, però, sul 19-4 hanno pensato che la pratica fosse risolta. Così la squadra ospite ha rimontato e ha chiuso il primo tempo sotto di soli tre punti, 39-36. All’inizio della ripresa è arrivato addirittura il pareggio a quota 44. Al 13’ del primo tempo Werrner era dovuto uscire per un colpo fortuito al naso ricevuto da un avversario. Dopo la medicazione è rientrato a metà ripresa. Proprio il rientro dell’americano ha poi permesso alle V nere una comoda vittoria per 84 a 67 con 21 punti di Lombardi, 20 di Zuccheri, 18 di Werner e 12 di Cosmelli.

Alla seconda giornata è già derby contro il S. Agostino Alcisa che gioca in casa. Primo tempo tutto della Virtus, 30-47, ma al 12’ della ripresa le V nere vengono raggiunte, 60-60, e al 13’ superate, 64-60. La squadra di Alesini trova una reazione d’orgoglio e si guadagna il supplementare, perché al 40’ il punteggio è 81-81. Nei cinque minuti aggiuntivi ha la meglio la Virtus che vince 91-94, con 30 punti di Lombardi, 22 di Cosmelli, 14 di Werner e 10 di Zuccheri.

Alla presenza del presidente federale Claudio Coccia, dell’allenatore azzurro e già allenatore della Virtus Paratore, degli allenatori di serie A Rubini, Costanzo e Fontana, la Virtus cade in casa contro il Pertrarca Padova. V nere battute per 71 a 75, nonostante i 22 punti di Werner, i 15 di Lombardi, i 14 di Cosmelli e i 10 di Bonetto.

Trasferta contro il fortissimo Simmenthal Milano. Nel primo tempo la Virtus conduce a lungo sebbene di pochi punti, ma nel finale del periodo i milanesi sorpassano: 47-41 al 20’. Le V nere tentano la rimonta nella ripresa ma alla fine cedono 86-77. Bologna paga l’assenza di Giomo e non bastano i 36 punti di lombardi, i 16 di Zuccheri e i 10 di Cosmelli.

Torna al successo la Virtus Candy contro l’Oransoda Cantù. Gara già indirizzata nei primi minuti, 24-9 al 9’. Al 16’ Alesini toglie Lombardi e inserisce Bonetto che, nonostante un vistoso cerotto, si esibisce in pregevoli contropiede. All’intervallo 43-21, alla fine 83-60 con 27 punti di Zuccheri (e sarebbero stati di più se Ettore non si fosse leggermente infortunato nel finale, 17 di Bonetto, 14 di Pellanera e 10 di Werner.

Trasferta contro la Vuelle Pesaro con Alesini regolarmente in panchina nonostante l’operazione dell’indomani. Inizio equilibrato, 10-10 al 5’, poi Bologna allunga, 18-22 al 10’, ma la squadra di casa recupera, 26-26 al 15’. Prima dell’intervallo Bologna allunga, 36-42 a metà gara. L’inizio della ripresa è tutto delle V nere, 44-59 al 25’, ma Pesaro si avvicina, 65-73 al 14’, poi addirittura arriva a meno due, ma la Virtus vince 87-90. Grandi protagonisti Werner, 28 punti, Lombardi, 27, e Cosmelli 17.

Alesini si deve operare all’istituto Rizzoli di ernia al disco e allora, nelle due gare casalinghe contro la Partenope Napoli (posticipata al mercoledì 8 dicembre) e contro la Reyer Venezia, in panchina va Battilani. Contro la squadra partenopea in tribuna tutto lo stato maggiore dell’Onestà Milano (avversaria della Virtus dopo i due impegni casalinghi) e allora le V nere non si scoprono troppo. A metà primo tempo, sul 18-4, i bolognesi hanno tolto il piede dall’acceleratore, 34-18 al 20’ e 70-54 alla fine, con 16 punti di Pellanera, 13 di Werner e Zuccheri, 10 di Lombardi e Giomo.

Contro la Reyer Venezia la Virtus è ancora partita forte, ma verso la metà del primo tempo la squadra ospite si è avvicinata. La Candy ha chiuso il primo tempo avanti 39-30, poi ha allungato nella ripresa. Punteggio finale 86-63, con 24 punti di Werner, 21 di Lombardi e 20 di Pellanera.

Nella trasferta lombarda contro All’Onestà Milano, torna in panchina Alesni. Nel primo tempo la squadra di casa regge e, anzi, all’intervallo è sopra, seppure di un solo punto, 43-42. Nel secondo tempo la Virtus s’invola e vince 76-84 con 28 punti di Lombardi, 27 di Werner, 12 di Pellanera e 11 di Zuccheri.

Contro l’Ignis Varese si gioca il 23 dicembre invece dell’8 gennaio per l’impegno dei varesini nella Coppa Intercontinentale. Candy con Zuccheri, Pellanera, Lombardi, Werner, Cosmelli; Ignis con Bufalini, Gavagnin, Maggetti, Kimball e Cescutti. Partono avanti gli ospiti, 0-4, ma Bologna si riprende subito e passa a condurre, 14-8 al 7’. Al 9’, sul 18-10, Varese mette dentro Vittori, non ancora ristabilito da malanni, e la squadra lombarda ne trae beneficio riducendo il divario, 20-18 al 12’. La Virtus reagisce, 33-24 al 15’. All’intervallo Bologna avanti 42-34. Riparte ancora bene Varese, 42-38, ma la squadra di casa allunga nuovamente, 48-39, poi 52-41 al 27’. Qui la Virtus crolla, non segna per quattro minuti e Varese è in scia, 52-51, poi sorpassa, 54-63, parziale di 2-22. La gara non ha più storia, finisce 64-76, non bastano i 23 punti di Zuccheri.

In Piemonte la Virtus trova una Libertas Biella priva di Hill e con Macoratti in cattive condizioni fisiche a causa di una leggera forma influenzale. Alesini schiera Pellanera, Werner, Borghetti, Bonetto e Cosmelli, Bonali oppone Ovi, Polzot, Tarantino e Macoratti. Parte bene Bologna, 6-11 al 5’, 15-21 al 15’. Zuccheri entra al posto di Borghetti e segna quattro canestri che lanciano le V nere, 22-33 al 17, 26-41 a metà gara. Nellar ipresa la Candy, con Pellanera, Zuccheri, Werner, Bonetto e Cosmelli, controlla la gara. Alesini preferisce non impiegare Lombardi, non in buone condizioni, ma il punteggio non ne risente, anzi il divario si incrementa e la Virtus vince 65-89, con 28 punti di Cosmelli, 18 di Zuccheri, 14 di Pellanera, 11 di Werner e Bonetto.

Nella trasferta contro la Stella Azzurra Roma, la Virtus, inizialmente, non impiega Giomo e Lombardi, ma al 5’ è avanti 5-7. Roma reagisce e prende il comando fino a un vantaggio di dieci punti, 36-26 al 19’. Nel primo tempo, chiusosi 36-30, ha molto faticato Werner, sempre anticipato e falloso ai liberi, 0 su 6. Nella ripresa Alesini ha impiegato Lombardi e i risultati si sono visti: vantaggio Candyal 24’e più undici al 30’. Risultato finale 65-72, con 13 punti di Giomo, 12 di Cosmelli, 11 di Lombardi e 10 di Zuccheri. Bologna ha anche sfruttato, nella ripresa, l’uscita dei lunghi romani, Granat al 34’, Albanese due minuti dopo.

Il derby contro il Sant’Agostino Alcisa ricalca un po’ quello di andata: supremazia Candy nel primo tempo, reazione Alcisa nella ripresa. Questa volta, però, la Virtus riesce a contenere il ritorno avversario e a vincere senza farsi superare e senza dover ricorrere al tempo supplementare per prevalere. Già al 7’ punteggio di 15-8, poi il divario aumenta fino al 43-22. All’intervallo 47-27. Nella ripresa la rimonta del Sant’Agostino, ma le V nere vincono 82-77.

Trasferta contro il Petrarca Padova che inizia male, 6-1, ma poi la Virtus reagisce e comanda a lungo nel primo tempo e all’inizio del secondo, fino al 35-26 siglato da Werner al 3’ della ripresa. I tiri di Zuccheri e Giomo, il controllo dei rimbalzi, la difesa su Moe, fin qui consentono alle V nere di comandare la gara. Poi la svolta, la Candy si rilassa e Padova sorpassa, 40-37, parziale di di 14-2. Dopo la gara non ha storia e il Petrarca vince 66-54. Lombardi, 14 punti, Werner 12, Zuccheri 10, Giomo 8, i migliori realizzatori bolognesi.

Contro il Simmenthal Milano, privo di Riminucci, una grande vittoria della squadra bolognese, 92-68. I milanesi reggono nel primo tempo, 42-37, poi crollano. A guidare il tabellino Lombardi, 33 punti, Zuccheri 18, Werner 13, Cosmelli 10.

In trasferta contro l’Oransoda Cantù, un’altra partenza bruciante della Virtus, con un quintetto formato dal superlativo Cosmelli, dal cervello motore delle azioni Pellanera, da Bonetto, dal preciso Lombardi e da Werner, autentico ripulitore sotto i tabelloni. All’11’ Bologna avanti 27-31, poi 31-41 e 35-49 al 17’. Bonetto viene rimpiazzato da Zuccheri e Cantù si avvicina, 45-53 all’intervallo. Continua la rimonta canturina nella ripresa, 55-57, poi parità a quota 59 e ancora a quota 70 al 34’. Saltano i nervi a Lombardi e Alesini lo richiama in panchina, poi lo rimette in campo e il giocatore ripaga con il canestro del pareggio (81-81), ma Barlucchi  a 4 secondi dalla fine decide la contesa, 83-81. Non bastano a Bologna i 25 punti di Lombardi, i 15 di Pellanera, i 14 di Cosmelli, i 13 di Werner e i 12 di Bonetto, il quintetto che produce 79 degli 81 punti bolognesi.

La Vuelle Pesaro viene liquidata 84-77, soprattutto grazie ai 26 punti di Lombardi e ai 23 di Werner. In doppia cifra anche Cosmelli con 13 punti.

Trasferta contro la Partenope Napoli decisa dalla grande prestazione di Lombardi, 26 punti, Werner, 21, e Giomo, 16. Le V nere vincono 69-75. La Candy è riuscita a venire a capo con sicurezza del pressing avversario. Per Zuccheri, distorsione ai legamenti del ginocchio, gesso per venti giorni e stagione finita. Pellanera ha subito un colpo alla caviglia, ma nulla di grave.

Nuova trasferta contro la Reyer Venezia. Inizio equilibrato, poi la squadra di casa allunga e chiude il primo tempo avanti di nove lunghesse, con il solo Lombardi a reggere il confronto per i bolognesi. Nella ripresa al calo di Lombardi fa da contraltare la crescita di Cosmelli e Pellanera e la Virtus impatta a quota 75. Nel supplementare decide la lunetta: Bonetto, dopo tre errori, riesce a portare a più uno Bologna, ma a quattro secondi dalla fine, due liberi di Zamarin, decreta la sconfitta bolognese.

Contro All’Onestà Milano, la Virtus ottiene una franca vittoria, 84-68, anche se la squadra milanese non si arrende mai. Lombardi mattatore con 30 punti, poi Bonetto 19, Pellanera 13 e Giomo 11.

Fuori casa contro l’Ignis Varese una bella partita. La Virtus, priva di Zuccheri, nel primo tempo ha poggiato il suo gioco su Lombardi (21 punti nella sola prima frazione). Un dolore addominale accusato dal campione bianconero costringeva, nella ripresa, Alesini a impiegare Lombardi solo dal 31’ al 33’. Trascinata da Borghetti, Werner e Cosmelli, la Virtus arrivava a sei lunghezze dagli avversari, 74-68, senza riuscire, però, a fare meglio. Alla fine successo varesino per 91 a 85. Per Lombardi 23 punti, 17 di Werner, 16 di Cosmelli, 10 di Borghetti, 9 di Bonetto (buono il suo primo tempo).

Contro la Libertas Biella si gioca in anticipo di sabato sera. La Virtus chiude il campionato vincendo 90-83, con 30 punti di Lombardi e 27 di Werner. In doppia cifra anche Cosmelli e Pellanera, 10 punti a testa.

Alla fine Virtus quarta, con 15 gare vinte su 22.

 

Tratto da "Virtus - Cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro

 

Mezza rivoluzione nel 1965/66. Le squadre tornano ad essere 12 invece di 14. La Virtus si sposa con la Candy e presenta la novità Massimo Cosmelli che per 5 anni sarà uno dei punti forza della formazione. Lo scudetto viene assegnato, dopo uno spareggio vinto dall'Ignis (74-59), a tavolino al Simmenthal per la posizione irregolare di Tony Gennari italianizzato all'ultimo momento e mai sceso in campo in campionato. è l'anno, finalmente, della riapertura delle frontiere e alla Virtus Candy del presidente Zambonelli approda il pivot ottimo combattente, Dale Werner, ma le altre società trovano anche di meglio, o hanno più fortuna: al Simmenthal c'è Thoren, all'Ignis Kimball e al Petrarca Padova c'è Doug Moe che con i suoi canestri e la sua classe cristallina porterà la sua squadra (con Nikolic in panchina) ad un clamoroso terzo posto davanti alla Candy. I bolognesi terminano il campionato con 15 vittorie e7 sconfitte, 1788 punti segnati (81,3 di media) e 1627 punti subiti (73,9 di media). Nella classifica marcatori troviamo Lombardi secondo italiano dietro Vianello, inseriti al 4° e 5° posto dopo Meo, Isaac e Djuric. il Dado ha al suo attivo 456 punti (20,7 di media).

Ma il 1966 è un anno importante per il basket italiano anche per un altro motivo: per la prima volta un club italiano vince la Coppa Europa. Non è la Virtus d'accordo, ma la Virtus e i suoi tifosi un pochino c'entrano anche loro e vi spieghiamo il perché. Il 1 aprile di quell'anno le Due Torri ospitano la finale della Coppa dei Campioni: in campo da una parte lo Slavia Praga di Zidek, una delle più forti formazioni di quegli anni, dall'altra parte il Simmenthal di Rubini, i rivali di sempre con i vecchi Pieri, Riminucci, Vianello e i giovani Masini, Iellini e gli americani Thoren e Bill Bradley. Il Simmenthal vince quella Coppa e alla fine Rubini e i giocatori non possono fare a meno di ringraziare gli sportivi bolognesi che stringendosi come acciughe avevano fatto posto a 2000 milanesi e li avevano ammutoliti quando, prima timidamente poi sempre più convinti, si erano sovrapposti a loro nel ritmato coro di Simmenthal-Simmenthal. Nemmeno a Milano il tifo avrebbe potuto essere così corale e sentito. Non è retorica: chi scrive venne, ragazzino, da Milano a Bologna e non credeva ai propri occhi ed alle proprie orecchie.

Un momento di buonumore con Werner, Pellanera, Alesini e Zuccheri.

 

Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli

 

Inizia il quadriennio Candy (magliette azzurre, calzoncini rossi) con la novità Cosmelli mentre la riapertura allo straniero porta alla Virtus il pivot americano Terry Werner. Nonostante la sconfitta interna col Petrarca, situazione fluida a metà campionato, poi una grande vittoria sul Simmenthal riaccende le speranze. Ma la squadra ricade subito a Cantù, perde Zuccheri per infortunio e così se ne va anche il 3° posto.

 

A sinistra Peppino Fumagalli, consigliere delegato della Candy, e a destra Gaezzo Dondi Dall’Orologio, Presidente della Pallacanestro Candy, subito dopo l’atto di nascita della nuova Società

(foto fornita da Maurizio "Chuck" Benetollo e Ronberto Bergogni)

 

TROFEO LOVARI DI LUCCA

tratto da Pallacanestro (mensile di Padova) - 09/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Candy Bologna (ex-Knorr) e Universitari Lucca aprono la manifestazione. I bolognesi s'impongono con facilità, anche se gli Universitari sono rinforzati da Masini, Granucci e Orzali. Positiva la prova dell'americano Werner, il nuovo straniero del Candy, soddisfacente quella dei grossi calibri bolognesi.

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Candy - Universitari Lucca 70-38 (37-16)

Candy: Calebotta 3; Alesini 2; Lombardi 11; Tesoro 2; Werner 20; Pellanera 4; Zuccheri 7; Bonetto 10; Borghetti 11; Giomo.

Lucca: Orzali 8, Granucci 16, Masini 6, Rosellini 1; Barzanti 5; Bertolucci 2; Favilli, Baldacchi, Scaraffoni, Dingarrà.

Arbitri: Fabbri e Bianchi.

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Scontro conclusivo e sorpresa nel risultato: il Petrarca ha ragione di un Candy sfocato, fuori fase, in cui Werner è letteralmente "cancellato" da Moe.

Il neopetrarchino domina la scena con una potenza eccezionale, con una precisione nel tiro da far sbalordire, con una onnipresenza in difesa da mettere fuori causa addirittura Lombardi. A fianco dell'americano si distinguono il bravo Toniolo e Varotto. Per Alesini, invece, consiglieremmo una revisione salutare della squadra e dei suoi schemi di gioco.

Petrarca - Candy 56-55 (25-37)

Petrarca: Tonzig 2; Stefanelli 4; Toniolo 11; Moe 30; Varotto 8; Schiavon 1; Benedetti, Pizzati, Fantin I, Pallotta.

Candy: Calebotta 8; Lombardi 9; Werner 2; Pellanera 4; Zuccheri 8; Giomo 12; Bonetto 6; Borghetti 6; Tesoro, Alesini.

Arbitri: Sussi e Fabbri.

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CANDY IN RODAGGIO BATTUTA DALLO SPARTAK

tratto da La Gazzetta dello Sport - 28/09/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Spartak Brno - Candy 65-58 (31-26)

Spartak Brno: Dubs 2, Vlk 2, Bobrowsky Z. 8, Pokorny 4, Konvicka, Konekny 4, Jambor 12, Bobrowsky J. 25, Pistelak 8, Mierny, Krayicek.

Candy: Giomo 2, Pellanera 10, Lombardi 5, Zuccheri 10, Werner 21, Dondi, Borghetti, Calebotta, Bonetto 8, Cosmelli 2.

Arbitri: Costa e Degli Esposti di Bologna.

Note - Tiri liberi realizzati: Spartak 11 su 16; Candy 20 su 28.

Usciti per 5 falli: Pistelak al 3' e Bobrowsky Z. al 10' del p.t.

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Bologna, 27. - Apertura in tono minore al palasport. Lo Spartak, reduce dalle fatiche varesine, si è visto solo a sprazzi e per quel poco che l'arbitraggio locale (veramente inadeguato ad un incontro ad alto livello) gli ha consentito.

La Candy dal canto suo è ancora in rodaggio e più che un'accentuata combattività - che è valsa comunque a contenere in termini onorevolissimi il punteggio - (e nella seconda parte per qualche attimo è stata anche in vantaggio 46-45) - non è stata in grado di offrire.

Werner molto atteso alla prova non è interamente dispiaciuto (grinta, elevazione, un discreto uncino) e comunque è stato nettamente il migliore dei bolognesi assieme a Pellanera e Zuccheri.

Gli altri sono ancora in ritardo di forma, specialmente Lombardi, completamente fuori condizione (non ha segnato neppure un canestro!).

Pochissimo impiegato Cosmelli solo da pochi giorni incorporato nella nuova squadra.

Ted Werner al debutto vittorioso in campionato contro la Stella Azzurra Roma, contrastato da Falcomer

 

LA SCONFITTA DELL'ALCISA ANIMA LA COPPA EMILIA

Oggi secondo turno a Piacenza

tratto da La Gazzetta dello Sport - 02/10/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Ferrara, 1. - La Candy e la Fortitudo, battendo rispettivamente la Fides e l'Alcisa si sono imposte nel primo turno di finale della Coppa Emilia. La Candy, come era nelle logiche previsioni, ha vinto con un largo margine di punti, ma pur tuttavia ha mostrato di essere ancora lontana dalla migliore condizione. Grande impressione hanno destato Cosmelli e Pellanera. Deludente l'americano Werner.

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Candy - Fides 83-60 (50-27)

Candy: Giomo 4, Pellanera 8, Lombardi 17, Zuccheri 5, Werner 2, Dondi, Borghetti 1, Calebotta 8, Bonetto 18, Cosmelli 20.

Fides: Lebboroni 4, Magnoni P. 17, Nannucci 18, Testoni 4, Caselli 8, Galvani e Magnoni F. 2, Corradi 4, Accorsi e Marinozzi 3.

Arbitri: Mariani e Saltarelli.

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Oggi a Piacenza

Piacenza 1. - Al Palazzo dello Sport avrà luogo domani la seconda giornata delle finali della Coppa Emilia maschile, secondo il seguente programma:

Ore 20,30: Alcisa-Fides; ore 22: Candy Fortitudo.

La terza ed ultima giornata, come noto, avrà luogo a Bologna il 5 ottobre.

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COPPA EMILIA: CANDY AL COMANDO

tratto da La Gazzetta dello Sport - 03/10/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Piacenza 2. - La Candy è sola in testa alla classifica della Coppa Emilia. A Piacenza ha offerto uno spettacolo eccezionale raccogliendo grandi applausi e sfiorando i 100 punti. Il merito va attribuito a Lombardi, Cosmelli, Calebotta e Pellanera. La Fortitudo ha retto bene per lunghi tratti, mostrando un ottimo Nardi, ma nulla si poteva contro la Candy strepitosa di questa serata altamente apprezzata dagli appassionati locali.

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La Coppa Emilia si concluderà al Palasport di Bologna martedì 5 ottobre.

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Candy-Fortitudo 97-67 (39-29)

Candy: Giomo 2, Pellanera 10, Lombardi 13, Zuccheri 16, Werner 8, Dondi, Borghetti 8, Calebotta 8, Bonetto 13, Cosmelli 19.

Fortitudo: Orsi 3, Bergonzoni 10, Samoggia 8, Gessi 4, Mezzadri 4, Angelini L. 4, Nardi 24, Solferini, Fregnan, Angelini P. 10.

Arbitri: Tucci e Taddei.

 

 

 

LA COPPA EMILIA È DELLA CANDY

Conclusione ieri a Bologna

di Renato Lemmi Gigli - La Gazzetta dello Sport - 06/10/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Girone dal 1° al 4° posto

Candy-Alcisa 89-80 (43-44)

Candy: Giomo, Pellanera, Lombardi 29, Zuccheri 14, Werner 15, Dondi, Borghetti, Calebotta 4, Bonetto 7, Cosmelli 10.

Alcisa: Bruni O. 4, Bruni L. 6, Ajtnik 2, Sardagna 21, Fiorini 2, Hill 30, Conti 13, Granucci 2, Terzi, Paganini.

Arbitri: Mariani e Valenti di Bologna.

Note - Tiri liberi: Candy 11 su 22; Alcisa 12 su 20.

Nessun uscito per 5 falli.

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Bologna, 5 ottobre

Un grande match tra Candy e Alcisa - secondo scontro a fuoco della stagione tra le due elette del basket bolognese - ha concluso degnamente la I Coppa Emilia, che Lombardi e compagni si sono aggiudicati secondo il pronostico, superando di forza anche l'ultimo ostacolo.

Va detto però che l'Alcisa ha tenuto stupendamente testa alla rivale, soprattutto nel primo tempo, col suo magnifico Hill, il cui esordio al Palazzo ha fatto sensazione. In questa prima parte il negro (scatto, elevazione, rimbalzi e tiri in sospensione) è stato un autentico spettacolo e le sue prodezze hanno consentito all'Alcisa di condurre lungamente in vantaggio.

Nel ritmo di battaglia, la Candy comunque ha ritrovato la grinta e lo slancio dei giorni migliori. E dopo aver tallonato nel primo tempo l'antagonista con le micidiali raffiche di Lombardi, nella ripresa è venuta fuori di prepotenza (59-52 al 5', 66-55 a metà tempo), imponendo il suo solido impianto di gioco e il peso delle maggiori individualità: Zuccheri, Pellanera, Cosmelli, mentre anche Calebotta, subentrato a un Werner dall'alterno rendimento, ha dato un considerevole apporto alla difesa come all'attacco.

In questa seconda parte l'Alcisa, stanco Hill, ha ceduto sul piano del ritmo e anche il suo gioco ha accusato qualche smagliatura. Sardagna e Otello Bruni sono tuttavia emersi, consentendo alla squadra un onorevolissimo risultato finale.

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La Classifica

  1. Candy             3          3          0          271      207      6
  2. Fortitudo         3          2          1          211      215      4
  3. Alcisa              3          1          2          242      242      2
  4. Fides               3          0          3          180      240      0

 

Lombardi marcato da Hill in Virtus - Sant'Agostino Alcisa, dietro Sardagna

VIA ALL'ETA' ROSSOAZZURRA

 

Il campionato 1965-66 incomincia con una mezza rivoluzione, in casa Virtus. Innanzitutto, la novità americana: si sono riaperte le frontiere e dagli States arriva Terry Dale Werner, pivottone ventitreenne. Raddoppiata la componente livornese della squadra, con Massimo Cosmelli che raggiunge “Dado” Lombardi, la Virtus spera di ripetere (o migliorare) il terzo posto delle passate stagioni. Al termine dell’annata, invece, sarà scesa di un gradino, sopravanzata dal Petrarca Padova. Dicevamo delle novità: l’abbinamento Candy porta in dote anche colorate divise rossoazzurre, ultimo “tradimento” della Virtus, prima del definitivo ritorno al bianco e nero. La stagione, come detto, è interlocutoria: Simmenthal e Ignis sono un gradino più in alto rispetto alla concorrenza e la già citata Padova può avvalersi dei meravigliosi servigi di Doug Moe. La Candy, allenata da Mario “Cranio” Alesini, con Battilani d.t., colleziona 15 vittorie e 7 sconfitte, con 81,3 punti segnati di media partita e 73,9 subiti. “Dado” Lombardi arriva quinto nella classifica marcatori, preceduto da Moe, Isaac (proprio lui, l’attuale coach della Sidis Reggio Emilia), Djuric e Vianello.

 

ALESINI TUTTO-FATTI

di Aldo Giordani - Giganti del Basket - Marzo 1968

 

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A Bologna gli affidarono la Candy, ma non pochi degli atleti - coi quali aveva giocato - in campo non gli davano retta, e pretendevano di giocare a modo loro. Così ottennero il formidabile risultato di far sembrare un... "bidone" quell'asso che è Ted Werner. A Werner, il buon Mario aveva creduto subito. "Certo - diceva - un pivot, per farlo rendere, bisogna dargli la palla". Werner, nella Candy di allora, di palle ne vedeva poche. E fu un'annata deludente. Come spesso avviene. le nubi si addensarono su coloro che avevano meno colpe. E Alesini, quando da Pesaro gli fecero delle proposte, non si fece pregare due volte. Ma - per dimostrare che lui aveva visto giusto - volle portare con sé l'allora discusso e invece ottimo Ted. I fatti gli hanno dato ragione. Werner e il Pesaro di Alesini hanno disputato l'anno scorso un eccellente campionato.

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Sant’Agostino-Virtus 91-94 dts

Il 31 ottobre 1965, alla seconda giornata, il derby Sant’Agostino-Virtus si risolve al supplementare a favore delle V nere

di Ezio Liporesi - 1000cuorirossoblu - 21/02/2025

 

Alla seconda giornata di campionato è già derby a Bologna, Sant'Agostino-Virtus , con l'Alcisa che gioca in casa, al Palazzo dello Sport di piazza Azzarita, davanti a oltre cinquemila spettatori entusiasti. Le V nere dominano nettamente il primo tempo e chiudono avanti con largo margine la prima metà gara per 30 a 47. Al dodicesimo minuto della ripresa, però,  il Sant'Agostino raggiunge la Virtus sul 60-60, e al tredicesimo passa addirittura in vantaggio, 64-60. La squadra guidata dall’allenatore Mario Alesini trova subito una reazione d’orgoglio e si guadagna il tempo supplementare, perché allo scoccare del quarantesimo minuto il punteggio è 81-81. Nei cinque minuti aggiuntivi  la Virtus ha la meglio e vince con il punteggio di 91 a 94, con 30 punti di Gianfranco Lombardi, 22 di Massimo Cosmelli, 14 di Ted Werner e 10 di Ettore Zuccheri.

S .Agostino: Lino Bruni 1, Sardagna 25, Terzi, Dalla Casa, Ajtnik 12, Conti 3, Granucci 2, Hill 21, Otello Bruni 4, Bovone 23.

Virtus:  Augusto Giomo 2, Pellanera 6, Lombardi 30, Zuccheri 10, Werner 14, Giovanni Dondi Dall’Orologio, Cosmelli 22, Calebotta 2, Bonetto 4, Borghetti 4.

Arbitri: Sussi e Fabbri di Livorno.

Note - Usciti per cinque falli: Calebotta al quarto minuto del secondo tempo, Zuccheri al secondo minuto del tempo supplementare, Hill al terzo minuto del tempo supplementare. Tiri liberi: Alcisa 19 su 34, Virtus 24 su 36. Nel supplementare espulsi Lombardi e Otello Bruni per reciproche scorrettezze verbali. Incidente a Sardagna pochi istanti prima della fine della partita.